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Quanti Caffè al giorno?

Quanti Caffè al giorno?

Caffè, l’irrinunciabile amore italiano

quanti caffè al giorno?

Grazie alla nostra Dottoressa e Nutrizionista vi spieghiamo le capacità benefiche del caffè

Da dove nasce il nostro amore incondizionato per il caffè?

Sicuramente dal suo aroma inconfondibile, dal suo gusto unico, ma ancor di più dalle proprietà stimolatorie della caffeina, l’alcaloide responsabile dei suoi effetti benefici.

Il caffè fa bene o male?

La caffeina ha effetto:

  • stimolatorio e tonico sulla funzionalità cardiaca e nervosa, motivo per cui il caffè dopo pranzo ci risveglia;
  • stimolatorio sulla secrezione gastrica e biliare, ragione per cui si pensa che il caffè faciliti la digestione;
  • lipolitico, promuove il dimagrimento stimolando l’utilizzo di grasso a scopo energetico e la termogenesi (produzione di calore);
  • anoressizzante, diminuisce l’appetito.

Quanti caffè al giorno?

Il limite giornaliero di caffeina (contenta anche nel tè, in alcune bevande gassate etc.) è di 300mg, che tradotto significa 3-4 espressi al dì.

Oltre questa soglia il caffè può indurre, anche in soggetti sani, tachicardia (accelerazione del battito cardiaco con aumento della frequenza e delle pulsazioni) e sbalzi pressori.

“Il caffè è sconsigliato, dunque, nei casi di ipertensione arteriosa ed insonnia“.

Inoltre, riduce l’assorbimento di micronutrienti essenziali per il nostro organismo, quali ferro e calcio, ed aumenta la produzione di succhi gastrici, ragion per cui è sconsigliato a digiuno e nei soggetti con gastrite, ulcera e reflusso gastroesofageo (RGE).

Bere caffè appena svegli?

Errore comune è l’idea che il caffè appena alzati ci permetta di iniziare la giornata con la giusta carica. In realtà, al mattino, il nostro corpo (in particolare le ghiandole surrenali) produce grandi quantità di cortisolo, ormone così detto “dello stress”, coinvolto nella regolazione della glicemia e nel ritmo circadiano (sonno-veglia), il vero responsabile del nostro risveglio!

Bere caffè appena svegli blocca gli effetti del cortisolo, creando poi una “tolleranza alla caffeina”, motivo per cui nel tempo abbiamo la necessità di maggiori quantità di caffè.

Qual è il momento migliore per prendere il caffè?

Quando i livelli di cortisolo sono bassi, ovvero tra le 10 e le 12 (accompagnato da uno spuntino sano) e tra le 14 e le 17.

Caffè zuccherato, macchiato o amaro?

Il caffè andrebbe preso amaro!

Sia il latte che lo zucchero inibiscono gli effetti stimolatori della caffeina, dunque del nostro amato caffè!

Autore: Dott.ssa Federica Tentellini

Dietista e consulente nutrizionale

Contatti: f.tentel@gmail.com

lo zucchero fa male

Lo Zucchero fa male davvero?

Lo Zucchero fa male davvero?

Sappiamo bene che gli zuccheri sono alla base della nostra dieta, poiché rappresentano la principale fonte di energia per le cellule del nostro corpo e permettono a queste ultime di svolgere le proprie funzioni fisiologiche.

Ma il troppo stroppia!

Negli ultimi anni il cambiamento socio-economico e culturale ha portato, in Italia e nel resto del mondo industrializzato, ad uno sbilanciamento della nostra alimentazione, con un aumento smodato dell’assunzione di zuccheri semplici.

Ma perché troppi zuccheri fanno male?

Se consumati in eccesso gli zuccheri possono provocare una serie di danni fisici oltre ad una sugar-dipendenza.

La dolce polvere bianca amata in tutto il mondo può determinare complicanze importanti non solo in pazienti diabetici, con patologie cardiovascolari o metaboliche, ma anche in soggetti sani, in particolare in bambini ed adolescenti.

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Essendo zuccheri “semplici” non hanno bisogno di essere digeriti a livello intestinale, quindi una volta ingeriti vengono immessi subito in circolo.

Questo determina un aumento repentino della glicemia, alla quale il pancreas reagisce producendo ed immettendo nel sangue maggiori quantità di insulina, l’ormone ipoglicemizzante.

L’enorme sforzo compiuto dal pancreas può predisporre a stati di insulino- resistenza ed aumentare il rischio di diabete mellito 2, il così detto diabete alimentare.

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Alti livelli di insulina, inoltre, favoriscono l’infiammazione e sono responsabili della produzione di fattori che promuovono la crescita cellulare, che aumentano il rischio di insorgenza di tumori.

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È bene quindi limitare alimenti ricchi di zuccheri semplici (come prodotti da forno, zucchero raffinato, bevande gassate e zuccherate), prediligendo cibi freschi, alimenti integrali e legumi.

Zucchero da tavola:

Dai bar ai supermercati l’offerta di zucchero è estremamente varia!

In commercio esistono diversi tipi di zucchero:

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  • Bianco, derivato dalla barbabietola o dalla canna da zucchero e prodotto di una serie di processi chimici di raffinazione che gli conferiscono il colore bianco brillante e l’aspetto granulare;

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  • Di canna grezzo, il tipico zucchero in bustina che si trova nei bar e che spesso si tende a preferire a quello bianco.

Ma lo zucchero di canna grezzo è davvero migliore di quello bianco?

Spesso tendiamo ad associare il colore bruno dello zucchero di canna grezzo ad una maggiore qualità, ignorando però che, dal punto di vista chimico, entrambi contengono la stessa molecola, il saccarosio, e che sono ambedue sottoposti a processi di raffinazione che li rendono piuttosto simili. La differenza è che lo zucchero di canna grezzo contiene un residuo variabile di melassa.

E allora quale zucchero scegliere?

lo zucchero fa male o bene

Il vero zucchero è quello di canna integrale, prodotto non raffinato che conserva, quindi, una maggiore percentuale di micronutrienti (potassio, fosforo e magnesio) e vitamine (in particolare C e B).

  1. E’ meno calorico poiché contiene una minor quantità di saccarosio;
  2. Ha un indice glicemico più basso perché meno raffinato.
  3. È ricco di acido glicolico, alleato naturale della pelle, che possiede ottime proprietà esfolianti e anti-age;
  4. Espone ad un minor rischio di carie, sempre grazie alla sua alta percentuale di micronutrienti e più basso contenuto di saccarosio.

In conclusione lo zucchero fa male davvero?

Lo zucchero fa male se consumato in grandi quantità, per tanto è sempre consigliato controllare le dosi giornaliere seguendo le indicazioni di un medico di fiducia.

Dott.ssa Federica Tentellini

Dietista e Consulente nutrizionale

Contatti: f.tentel@gmail.com

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